Dalla maledetta serata di Napoli Verona, un mantra caratterizza il calciomercato del Napoli: non si acquista se prima non si vende.
Facile a dirsi, difficile a farsi.
La crisi economica generata dal Covid ha ingessato quasi tutti i club, anche piu’ ricchi, rendendo utopistiche proposte indecenti alla Robert Redford con Demi Moore.
Al problema di carattere generale, si accompagna una valutazione , legittima, ma assolutamente non accontentabile, ad opera del Re Sole Aurelio De Laurentiis nei confronti dei propri tesserati.
Per Koulibaly e Ruiz spesso abbiamo sentito dagli operatori di mercato e dai giornalisti che piu’ seguono le trattative, di richieste del club partenopeo poco in linea con il momento attuale, su cifre superiori ai cinquanta, se non addirittura ai sessanta milioni.
Parliamo di due atleti che in passato hanno raggiunto valutazioni considerevoli, con club di Premier pronti a offrire oltre novanta milioni per il francosenegalese e con l’Atletico Madrid, che un anno fa, offri’ cinquanta milioni per l’ex betico, quasi allo scadere del mercato.
Oggi quali cifre il Napoli potrebbe legittimamente chiedere?
Il mercato fin qui come colpo piu’ costoso racconta di Sancho, dal Dortmund allo United per ottantacinque milioni di sterline.
Con grande distacco abbiamo Hakimi dall’Inter al Psg per sessanta milioni di euro.
Per trovare un atleta con lo stesso ruolo di Koulibaly, dobbiamo arrivare al terzo posto con Varane, passato allo United, club che fa la parte del leone, per cinquanta milioni di euro.
Per la stessa cifra, piu’ o meno, visite meidche permettendo, dovrebbe completarsi il trasferimento di Ben White all’Arsenal dal Brighton.
Molti i difensori nella top ten.
Il Bayern che pure si era interessato al centrale partenopeo, gia’ da mesi ha ufficializzato Upamecano dal Lipsia,per quarantadue milioni di euro, mentre il Liverpool prova a risolvere i guai sorti con l’infortunio di Van Dijk ingaggiando, sempre dal Lipsia, Konate’ per una cifra analoga. In classifica troviamo anche Tomori riscattato dal Milan per ventinove milioni.
In queste ore si attende cio’ che faranno Siviglia e Chelsea con Kounde’, con i Blues che vorrebbero investire sui cinquanta milioni, magari comprensivi del cartellino di Zouma.
Il Napoli per Koulibaly fin qui ha chiesto cifre superiori a tutti i nomi fin qui fatti.
Nel caso di Varane, e’ difficile condividere la valutazione di De Laurentiis: l’ex madridista ha un palmares ricchissimo, anche con la Nazionale e anagraficamente non e’ piu’ anziano di Koulibaly e certamente e’ arduo definirlo inferiore tecnicamente al napoletano.
Si puo’ discutere sul valore degli altri centrali protagonisti fin qui del mercato.
Tuttavia i vari difensori ciitati hanno in comune una carta di identita’ molto piu’ verde rispetto a Kalidou, evidenziando come anche i top club ormai preferiscano giocatori magari con minore esperienza, ma con piu’ anni di carriera davanti a loro, stipendi base piu’ leggeri e possibilita’ di realizzare plusvalenze future.
Porva ne sia che un altro centrale che sta agitando il mercato e’ Romero, argentino dell’Atalanta, anch’egli con l’anagrafe dalla sua parte.
Per quanto riguarda il mercato dei centrocampisti, si sono avute fin qui trattative meno eclatanti ed il trasferimento piu’ caro nel ruolo ha riguardato il passaggio di De Paul dall’Udinese all’Atletico per 35 milioni.
E’ vero che il friulano ha quattro anni in piu’ di Fabian Ruiz ed ha giocato negli ultimi anni in un club piu’ modesto, ma come puo’ l’amletico Fabian costare, secondo la propaganda Filmauro, sessanta milioni di euro?
In base a cosa,lo spagnolo dovrebbe essere il centrocampista piu’ caro d’Europa, issandosi dietro a Sancho, al secondo posto nella classifica dei colpi di mercato piu’ onerosi?
Il giocatore, dopo le mirabilie del primo anno con Ancelotti e l’ottimo Europeo Under 21, ha avuto due stagioni con molti bassi e pochi picchi e, peggio ancora, ha vissuto un Europeo senior anonimo, perdendo la titolarita’ che sembrava indiscussa a favore di Pedri.
I club che, in passato, seguivano il giocatore, oggi sembrano impossibilitati o disinteressati ad un investimento anche sui trenta milioni, sull’interno.
Il Real ha respirato grazie alla cessione di Varane e, prima di fare acquisti provera’ a sfrondare la rosa dai vari Ceballos, Odergaard, Isco e Asensio.
Il Barcellona che pure cerca un centrocampista, ad oggi non puo’ ancora tesserare Messi nonostante questi si sia dimezzato lo stipendio e, in ogni caso, nei piani blaugrana, ci sarebbe uno scambio Saul-Griezmann con l’Atletico.
L’Atletico ha investito nel ruolo, come sopra detto, su De Paul, cautelandosi da un eventuale addio di Saul.
Il Liverpool di Klopp, perso Wijnaldum, sembra alla ricerca di giocatori dal passo meno cadenzato rispetto al napoletano, su tutti Renato Sanches.
Il Psg nel ruolo ha preso l’olandese Wijnaldum e, giusto per non farsi mancare nulla,provera’ l’ingaggio di Pogba.
E’ chiaro che il club partenopeo dovrebbe prender atto della crescita parziale avuta dall’ex Betis e fare valutazioni piu’ realistiche, alla luce di due fattori: il centrocampista tra un anno avra’ la stessa situazione contrattuale attuale di Insigne, con un prezzo destinato ad abbassarsi ulteriormente e drasticamente.
Inoltre, l’area tecnica e l’allenatore debbono stabilire quanto il giocatore sia congeniale ai piani tattici, soprattutto con il forfait di Demme e la promozione a titolare di Lobotka, che giocoforza oggi rappresenta ancora un’incognita.
Una valutazione su cifre piu’ ragionevoli aumenterebbe il ventaglio di club interessati al ragazzo e, consentirebbe, al Napoli di poter iniziare a coprire le lacune in organico.